In questa pagina cercherò di raccontare quasi 60 anni della nostra storia, ho cercato di essere il più conciso possibile, ma 60 anni sono tanti… Tutto cominciò intorno agli anni ’50, Armida, moglie in seconde nozze di mio nonno Marino era di Modena, quindi poco distante da Rimini, ma a Rimini c’era il mare, ed i bambini del tempo avevano bisogno di “aria di mare”, quindi i parenti di nonna Armida venivano spesso a trovarla in estate. Dai parenti agli amici di parenti il passo fu breve. Era come una famiglia allargata, era tutto in comune, anche il bagno. Dalla casetta alla piccola pensione ci vollero alcuni anni. Mio padre Franco, era ferroviere e per guadagnare di più, lavorava spesso lontano da casa, Sicilia, Piemonte, ecc. Tutti i mesi inviava a casa il denaro per costruire la piccola pensione. Finalmente nel lontano 1957 tutto era pronto per ospitare i primi clienti. Appena si presentarono 2 persone mia madre, Pierina, andò nel panico, per offrire un caffè ai 2 clienti mandò a chiamare la cuoca perché non riusciva a farli. Da li in avanti partì la nostra storia di albergatori, piena zeppa di aneddoti, io stesso ai tempi ero il cameriere, e facevo amicizia con ragazzi e ragazze che venivano ospitati nella nostra pensione. L’aneddoto che più mi è rimasto in mente è la “giornata del tronco” si proprio la giornata del tronco, e vi racconto perché: era il 18 Luglio del 1975 ed il giorno prima c’era stato un mare molto mosso. Verso le 12 alcuni clienti vennero a prendere una carriola e poco dopo tornarono in albergo con un grosso tronco secco e spellato. Era un tronco pieno di rami secchi, non sapevamo che farne. Durante tutto l’inverno rimase in un angolo, così come era stato trovato, poi mi madre così per caso, appoggiò sopra dei vasi e da li venne l’idea di usarlo come arredo. Lo posizionammo in un angolo della veranda , sopra la fine di ogni ramo era stato applicato un “porta vaso” in pratica erano pezzi di tronco più piccoli tagliati a rondelle, e sopra veniva posizionato un vaso. Faceva la sua figura. Ma la cosa più importante era che quel giorno era diventato un giorno speciale, per molti anni quella sera diventò una sera di festa. Per molti anni, queste ed altre famiglie si ritrovavano in albergo per festeggiare la giornata. Ai tempi le vacanze erano lunghe, le famiglie come minimo facevano vacanze di almeno 2 settimane, era più facile fare amicizia, c’era il tempo per conoscersi. Ricordo con nostalgia, gli amici che saltuariamente rivedo, Domenico, (Mimmo) era un personaggio, un anno raccontava barzellette come una mitraglia, l’anno dopo suonava chitarra e l’armonica a bocca, quello dopo aveva la barba ed i capelli lunghi, insomma, ogni estate era un personaggio diverso, ricordo poi Bruno di Bergamo, lo vedo quasi tutte le estati, un “ragazzo” molto simpatico, gira il mondo, sul serio, poi Alessandro di Modena ed altri ancora, erano anni in cui con poco ci si divertiva. La sera, dopo il “servizio” della cena, mi aspettavano e… tutti via a fare “vasche” camminate interminabili alla ricerca di divertimento, ragazze, tanto per giocare e divertirsi, bastava veramente poco, quello che contava era la compagnia. Il tempo è passato, ora sono sposato con Milva, ho 2 figli, Federica e Filippo che spero portino avanti la tradizione di famiglia. Ho cercato di fare un piccolo riassunto, ma come dicevo all’inizio 60 anni sono tanti, quindi ho dovuto tralasciare tanti altri aneddoti che vi racconterò… Spero di avervi nostri graditi ospiti vi faremo passare delle vacanze senza pensieri. Vi aspetto a Rivazzurra di Rimini